Netflix sta uccidendo la pirateria online

Netflix potrebbe essere il carnefice di molti servizi. Prima fra tutti la pay , che assume molto meno senso con un servizio online così strutturato: se da una parte non è l’unico servizio di videostreaming, dall’altra è di fatto quello più popolare a livello internazionale e guida la crescita anche delle altre piattaforme. Ma oltre a sconfiggere la pay TV, con buona pace dei fornitori dei servizi televisivi, pare stia ridimensionando e abbattendo anche la pirateria sul web, favorendo di riflesso gli stessi fornitori di cui sopra.

Negli scorsi giorni Netflix ha rivelato i dettagli finanziari dell’ultimo trimestre dell’anno scorso, che sono stati per molti versi molto positivi. La crescita è stata più alta del previsto e sul piano finanziario possiamo dire che sono state accolte le aspettative di analisti e investitori. La società ha fornito anche dei dati statistici che dimostrano che il servizio è il più attivo sul web per quanto concerne il traffico generato, e ha avuto la capacità di battere non solo concorrenti diretti come Amazon Video, iTunes, Hulu, ma anche YouTube.

Netflix, statistiche contro la pirateria

Ma la parte più interessante della ricerca è probabilmente quella relativa alla voce BitTorrent. La società ha analizzato anche il traffico del servizio di file sharing in peer-to-peer, utilizzato per lo più per il download illecito di opere protette da diritti d’autore. Come risultato BitTorrent è drasticamente calato nei cinque anni in cui Netflix è sceso in campo, almeno stando ai dati rilasciati da Sandvine nel nome della società di videostreaming. Un dato che fa felice Netflix, ma che apprezzano indubbiamente tutti i fornitori di opere e contenuti.

“Siamo in concorrenza con tutte le attività con cui si possono impegnare i consumatori nel loro tempo libero”, commenta la società in una nota rivolta agli investitori. “Come ad esempio leggere libri, guardare la TV tradizionale, andare al cinema o giocare ai videogiochi. Vista l’ampia gamma di opzioni siamo orgogliosi che i nostri membri in tutto il mondo continuano a dedicare sempre più tempo a Netflix, effettuando 42,5 miliardi di ore di streaming nel 2015, in crescita rispetto ai 29 miliardi del 2014″.

I dati di Sandvine utilizzati da Netflix mostrano che le quote del servizio in quanto a traffico di picco in America del Nord hanno raggiunto il 37% nel 2015. L’anno precedente Netflix si fermava al 35% e nel 2010 al 21%. Di riflesso BitTorrent ha mostrato il trend opposto, con il traffico che è sceso dall’8% del 2010 ad un ben più denutrito 3% nell’ultimo anno: “Come abbiamo detto in precedenza, la Internet TV avrà probabilmente numerosi vincitori visto che i vari servizi non sono alternative esatte dei concorrenti e offrono contenuti esclusivi”, aggiunge la società.

Netflix, statistiche contro la pirateria

“Analizzando nel dettaglio i dati Sandvine si scopre che l’intera categoria OTT (Over-The-Top) sta crescendo grazie ai consumatori che si rivolgono sempre più alla Internet TV e alla visualizzazione on-demand ma, ancora meglio, questa crescita è arrivata alle spese della pirateria“. Sono in molti a pensare che la pirateria ha spesso terreno fertile per via della mancanza di servizi a pagamento in grado di contrastare quelli illeciti sul fronte della qualità e, soprattutto, della quantità.

Netflix non propone lo stesso catalogo di certi tracker torrent, è vero, tuttavia è probabilmente il servizio più curato sul fronte della qualità, ed è una delle dimostrazioni più fulgide del fatto che gli utenti sono disposti a pagare per lo streaming dei contenuti, e che la pirateria può essere sconfitta con i giusti metodi e non solo a furia di manganellate virtuali.

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