UN REMAKE LUNGO 18 ANNI
UN NUOVO INIZIO
Un’altra differenza importante è rappresentata dall’abbandono del character design cosiddetto Super Deformed in luogo di fattezze realistiche e in linea con le sequenze non interattive. Final Fantasy VII Remake è un titolo dal linguaggio visivo più adulto, ricorda un po’ anche Advent Children e finalmente gode di un comparto tecnico aggiornato ai nostri tempi, con una riproduzione di Midgar a nostro modo di vedere eccellente e in grado di rievocare quelle atmosfere che l’hanno resa riconoscibile dall’uscita originale ad oggi. Tutto ciò grazie a un ottimo utilizzo del sistema di illuminazione e alla certosina riproduzione di elementi e personaggi che caratterizzano il titolo originale. Quanto mostrato durante il trailer riprende proprio le fasi iniziali di Final Fantasy VII, con la presenza tra gli altri dell’indimenticabile Barret Wallace e del primo boss in assoluto, un enorme robot meccanico dotato di artigli che ci ha dato parecchi grattacapi nel 1997 mentre prendevamo confidenza col titolo sviluppato dall’allora Squaresoft. Vedere in alta definizione il treno proveniente dai bassifondi del Settore 7, il Reattore Mako del Settore 1 e alcuni personaggi del gioco ha rievocato memorie decisamente importanti, e non a caso il boato emesso dalla folla è stato forse quello più fragoroso di tutta la conferenza Sony. Il vecchio che lascia lo spazio al nuovo, anche per quanto riguarda un comparto sonoro riarrangiato e in parte inedito; nel trailer si può apprezzare il brano “Opening – Bombing Mission”, proveniente dall’album Distant Worlds: Music from Final Fantasy, uscito nei negozi il novembre del 2007. La paura che Square Enix possa snaturare l’anima del titolo originale è comprensibile e in parte condivisibile, ma la presenza di Tetsuya Nomura e il fatto che questo progetto sia nato anche per le continue richieste da parte dei giocatori lasciano ben sperare. A questo punto comincia la lunga, lunghissima attesa che ci separa dal poter provare il titolo in prima persona, per capire se la magia di Final Fantasy VII è rimasta intatta e in grado di sopravvivere nel tempo grazie alle modifiche apportate alla sua struttura.