Il revamping degli impianti è la soluzione ideale per le imprese che desiderano incrementare il proprio livello di efficienza operativa e, di conseguenza, contenere i costi aziendali. Il revamping consiste in interventi di ristrutturazione degli impianti (o di parti di essi) che possono abbinare un miglioramento delle strutture e delle parti meccaniche all’aggiornamento delle tecnologie. I processi così automatizzati risultano ottimizzati, a beneficio delle aziende che, in questo modo, hanno l’occasione di diminuire gli sprechi e incrementare la produttività, grazie a un uso più sapiente delle risorse. Si tratta di un approccio strategico, essenziale per ottenere la massima competitività possibile in un mercato globale come quello attuale. Il revamping degli impianti aiuta a massimizzare i profitti sul lungo termine, anche grazie all’adozione di sistemi di controllo elettronico moderni.
Impianti e macchinari più moderni
Il ruolo del revamping è divenuto ancora più importante da quando la digitalizzazione è diventata una necessità inevitabile per le industrie, anche attraverso l’Internet of Things. Come si è accennato, il revamping può riguardare non solo le parti elettroniche o fisiche degli impianti, operando a livello elettromeccanico, ma anche la parte digitale delle imprese, con riferimento ai software. La modifica degli impianti esistenti ha lo scopo di garantire un miglioramento delle caratteristiche di produzione, con la sostituzione di tutte le attrezzature obsolete. Nel contesto del cosiddetto obsolescence management, il revamping contribuisce ad allungare di molti anni la vita produttiva degli impianti.
Come funziona il revamping
Un impianto completamente analogico può essere, per esempio, automatizzato almeno in una parte delle sue funzioni, così da rendere più semplice ed efficace l’iter di manutenzione; evidenti sono le conseguenze a livello produttivo. Andando ad incrementare la disponibilità dei sistemi, il revamping permette di ridurre i tempi di fermo impianto. In molti casi le aziende hanno a che fare con impianti che, pur avendo più di qualche anno alle spalle, sono ancora produttivi: non vale la pena, in tali circostanze, di creare nuovi impianti, mentre è più conveniente implementare soluzioni moderne, anche per beneficiare di un monitoraggio più preciso e puntuale.
Perché scegliere il revamping
Il revamping è molto più vantaggioso rispetto all’acquisto di un impianto ex novo, non solo dal punto di vista dei costi ma anche per i fermi di produzione estremamente contenuti. Introdurre una nuova macchina nella produzione, per altro, presuppone una riorganizzazione che comporta un dispendio di risorse e di tempo non indifferente; e in più non va dimenticato che il vecchio macchinario deve essere smaltito. Tutti questi inconvenienti vengono meno con il revamping, che permette di minimizzare i costi e al tempo stesso favorisce un miglioramento della qualità, grazie a una capacità produttiva ottimizzata. Se le funzionalità degli impianti vengono ricondizionate, si ha l’opportunità di risparmiare tempo, e la produzione non deve essere riorganizzata.
Quando c’è bisogno del revamping
Nel momento in cui un impianto inizia a palesare una qualità produttiva modesta o una capacità produttiva ridotta, ecco che il ricorso al revamping merita di essere preso in considerazione con la massima attenzione, a maggior ragione se si tratta di un macchinario i cui pezzi di ricambio diventano sempre più costosi o difficili da trovare. Il revamping fra l’altro permette di ridurre al minimo gli errori umani, che invece sono inevitabili per impianti che sono principalmente analogici. Oggi il revamping comporta la transizione verso un ecosistema digitale, che aiuta a recuperare efficienza e permette di avere a disposizione una vasta gamma di dati di funzionamento, che aiutano a verificare le effettive prestazioni di utilizzo degli asset.
A che cosa serve il revamping
Aumentare la disponibilità del sistema è solo uno dei vantaggi che scaturiscono dal revamping degli impianti industriali, che venendo ammodernati possono beneficiare di un ciclo di vita prolungato. Le diverse attività di rinnovamento che si possono mettere in atto sono indispensabili per aggiornare le condizioni e le caratteristiche tecnologiche degli impianti. In base alle necessità, i sistemi possono essere ammodernati a livello di software, sul piano meccanico o in termini di marcatura CE. Se è vero che più un sistema diventa anziano e più aumentano le probabilità di blocco (a maggior ragione se si tratta di un sistema complesso), ecco che il revamping aiuta a prevenire rischi e inconvenienti, ma anche a garantire il necessario adeguamento normativo.
Come si effettua il revamping
In alcune circostanze, può essere necessario modificare o sostituire unicamente le parti meccaniche, mentre quella elettrica rimane invariata; in altri casi, invece, il software di azionamento rimane inalterato, ma si interviene sulle parti elettriche ritenute obsolete. Non di rado, poi, le aziende si ritrovano con impianti datati privi della marcatura CE o che comunque presentano una marcatura che necessita un aggiornamento: anche in questa circostanza il revamping si rivela utile, così da giungere a una nuova certificazione, anche sulla base di un miglioramento degli standard di sicurezza.